merini

Se avess’io

Se avess’io levità di una fanciulla
invece di codesto, torturato,
pesantissimo cuore e conoscessi
la purezza delle acque come fossi
entro raccolta in miti-sacrifici,
spoglierei questa insipida memoria
per immergermi in te, fatto mio uomo.
Io ti debbo i raccolti piu fruttuosi
della mia terra che non dà mai spiga.
e ti debbo parole come l’ape
deve miele al suo fiore.
Perchè t’amo caro, da sempre,
prima dell’inferno prima del paradiso,
prima ancora che io fossi buttata nell’argilla
del mio pavido corpo.
Amore mio
quanto pesante è addurti al mio carro
che io guido nel giorno dell’arsura
alle tue mille bocche di ristoro !

(Alda Merini)