Ma non avete ancora capito inetti e abusivi inquilini del palazzo, che ci avete stufato che non ne possiamo più di voi, che dovete sloggiare, ritirarvi. Non ne possiamo più di voi anche se vi abbiamo dato il voto, e ne avete fatto un uso dissennato e protervo. Che ci state a fare? Dove state? Vi avevamo dato con il suffragio fiducia, il primo ve lo siate giocato alle tre carte; la seconda l’avete tradita. Siamo, e lo dico con accorato disagio e sdegnosa  costernazione la democrazia più sgangherata del continente ed anche la più corrotta.  Siamo il fanalino di coda del PLI, anzi il fanalone. La recessione ci ha azzannato e la deflazione messo in ginocchio in brache di tela, e i più diseredati senza nemmeno le brache. Se non amassi il mio paese come lo amo,  e lo amo più a morsi che a baci, sarei andato a fare il carpentiere in Nuova Zelanda, o a Broadway, ad esibirmi in uno dei suoi teatri in Kiss me Kate del grande Porter. Ma sono sempre stato in Italia  e finchè la “Comare secca” non busserà alla mia porta io sarò qui. In questo stivale sempre più zoppo, sempre più claudicante, non mi trovo più bene come una ventina di anni fa. Tra  alti e bassi, bipolarismo, prologo al bipartitismo, foriero solo di pulcinellate e di nefandezze, e il mai tanto celebrato “patto del nazzareno”. Qui non ci capisce più niente nessuno e, se nessuno ci capisce più niente, vuol dire che non c’è niente da capire. O che chi dovrebbe capire non vuole rimettere in piedi la baracca ma solo salvare la propria poltrona e il proprio rango. Dov’è l’opposizione? Chi la fa? Il pensionato D’Alema? L’afroamerikano Veltroni, il più buono dei buonisti che non essendo stato comunista ha fatto sotto mentite spogle tutta la vita il comunista? Il frate Bersani, dulcamara di Bettola, leader troppo sicuro di vincere e per questo destinato a perdere? Fassina, di cui non ricordo il nome, ma solo l’assonanza con il fac-simile adiposo Fassino sindaco di Torino? Pippo Civati, condannato dal suo nome e dai suoi niet al Gran capo del governo approdato a roma con la piena dell’Arno? La vecchia sinistra è alla canna del gas. La bella Boschi ci ha fatto dimenticare l’arzdora di Sinalunga Rosy Bindi, in gioventù modella di Fidia e di Prassitele. La Mogherini incoronata ministro degli esteri europeo, ha oscurato il nome e la fama del vetusto e cionco principe di Talleyrand, al servizio, lui, di napoleone : lei, di Matteo, Ma i progressisti sono a pezzi. E la destra? esiste ancora? E se esiste, chi la rappresenta? Il dominus arcoriano è-come dice lui- “una bandiera a mezz’asta”, che tanto ha fatto come imprenditore (sappiamo come) quanto poco e niente come primo ministro e leader di un partito finito nella mani della senatrice Rossi, di cui non conosciamo le fattezze, e il muscoloso Verdini, che è tutto dire. E poi che dire del necroforo Alfano, il quale, beneficato dall’ex cavaliere, è un uomo da cui non acquisteremmo nemmeno una cravatta usata. Di tutti i leader, e ne abbiamo visti tanti, troppi, nessuno ci ispira tanta plumbea ilarità. Amico di tutti finchè gli fa comodo, nemico di tutti finchè gli conviene.  Dulcis in fundo la signora Boldrini e il signor Grasso, presidente, lei della camera e lui del Senato. Di loro non diciamo niente perchè, se non rappresentano noi rappresentano le istituzioni, che noi rispettiamo subendole.ragecomics4you:

He donates 90% of his salary and legalized cannabishttp://ragecomics4you.tumblr.com

se dovesse fondare una religione lo seguo