meglio guardarsi le spalle

scarligamerluss:

 

L’arma finale

Spinoza su Twitter: “L’arma finale

A KIM, MA CHE TE ‘O SEI MAGNATO ER MISSILE?

(Fonte: twitter.com)

LO STUPRO DI RIMINI SCATENA IL RAZZISMO SUI SOCIAL: 2 MILIONI DI VISUALIZZAZIONI PER IL VIDEO DELLA TORTURA DI UN NERO
Mutilazione di organi, flagellazione, fustigazione. Sono alcune delle pene corporali alle quali in Italia e in Europa (fortunatamente) non si fa più ricorso da secoli. Eppure, nel 2017, qualcuno immagina quanto sarebbe utile riutilizzare quelle terribili torture. La storia dello stupro di Rimini ha innescato in questi giorni una nuova ondata di razzismo e di richieste di punizioni fisiche per gli autori dei gravi reati. Su Facebook in pochi giorni ha ottenuto oltre 2 milioni di visualizzazioni un video che mostra un uomo nero sofferente legato ad una corda con un grande sasso appeso ai genitali.

Giornalettismo

Ci vogliono pene esemplari!”, grida chi non ha avuto nulla da ridire sui tre mesi di carcere scontati dall’assassino fascista di Emmanuel.

(vento ribelle)

Caccia, hanno ucciso Jonathan Livingston. Qualcuno ancora si indigna?
di Nicolò Carnimeo
Hanno ucciso Jonathan Livingston, il gabbiano descritto da Richard Bach, colui che ci ha insegnato a volare, a tuffarci nel mare della leggerezza è morto ieri impallinato nell’Oasi di protezione Saline di Punta della Contessa in Provincia di Brindisi. Lo hanno trovato agonizzante i volontari del Wwf, ma non c’è stato nulla da fare. Ucciso da un’arma da fuoco, probabilmente a distanza ravvicinata, a sangue freddo.
Ma chi ha letto il libro di Bach? Chissenefrega dell’ennesimo gabbiano. Oggi è chissenefrega di tutto. Non riusciamo più a protestare per nulla! Tutto passa in cavalleria. Si dirà il gabbiano è stato ucciso da bracconieri non da cacciatori perché dovremmo occuparcene? Sono dei delinquenti. Ebbene sappiate che i controlli sul bracconaggio sono sempre di meno, la polizia provinciale non esiste più e i forestali sono in grande difficoltà. Rimane qualche guardia ambientale, ma sempre in misura minore.

E così, come nel caso che abbiamo segnalato, si spara a tutto ciò che si muove, compresi i gabbiani, specialmente nelle aree protette e nelle riserve naturali. Senza tregua e senza pietà. E qualcuno parla ancora di tutela della biodiversità?
…Ecco, dirà qualcuno, la solita sparata dell’ambientalista di turno, ma in un mondo nel quale tutto sembra permesso, tutto è lecito sulla base solo dei nostri desideri, interrompere il volo di un gabbiano, questo no, questo non lo possiamo permettere. Perché – come scrive Bach – è come trafiggere la nostra aspirazione al cielo.

Hanno ucciso Jonathan Livingston per la miseria! Ci sarà ancora qualcuno che sia ancora capace di indignarsi?
Per il resto sono qui impallinate anche me con i vostri commenti.