addio 2011
va bene fare i tedeschi ma senza esagerare. non finoi al punto di far decidere a Berlino quel che deve fare Roma come ha scritto il wall street jjournal.( anchese tutti siam contenti della dimissioni del berlusca) così un anno cominciato all’insegna degli eccessi orgiastici tipici del più classico tardo impero è finito, sotto i colpi dell’euronel ruolo di Alarico, nell’austerità monastica di un governo di tecnici che sembrano tedeschi. tra la manovra salva Italia e la manovra cresci Italia c’è la questione di come costruire la ripresa. non bastano infatti nuove regole o stili, ci sopratutto fiducia in noi stessi e nella nostra capacita di vincere. in pochi mesi siamo diventatida paese impresentabile come titolava il TIME a paese da cui dipendono le sorti dell’Europa. in fondo c’è del vero in questo, eravamo dei sfrenati gaudienti ed in poco tempo ci siamo trasformati in morigerati sapienti. Monti rappresenta l’immagine del rigore e dela severitàche ci servono come costume al pari della leggerezza e dell’ironia sofisticata, che va brandita come arma sapendo che si aspetta l’osservanza della regola ma ci salverà se non la sua violazione , il suo superamento. ecco perchè tedeschi ma senza esagerare. ricordate la pubblicità di Niki lauda, tecnologia italiana e fantasia tedesca? per risollevarci penso che la fantasia debba essere solo nostra.
Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
a chi fa un promessa, a chi l’ha mantenuta,
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l’italiano,
a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrossisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un in incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all’astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi per reazione un giorno sarà eroe,
a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce quello che ha avuto,
a chi non capisce le barzellette,
all’ultimo insulto che sia l’ultimo,
ai pareggi, alle ics in schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo.
Erri De Luca