Siamo 490 milioni e se ci dividiamo i 930mila euro non ci tocca neppure un cent  testa, forse un quinto di centesimo,(battuta cinica?) neinte affatto, la nostra Europa unita è sempre sta basata sul denaro, e sull’interesse, per giungere a questa nostra patria, confusa, contradittoria, ma pacifica. Diciamo che è un pò un premio alla memoria. Il Nobel arriva quasi sempre in ritardo peer gli scrittori, sempre meglio che il premio giunga quasi fuori tempo che in anticipo, che in anticipo come avvenne 3 anni fa per Obama. Lo meritavano i vecchi padri della nostra Europa, Jean Monnet, Adenauer, il nostro De Gasperi, che in un continente in rovina dopo la guerra, riuscirono a compiere un autentico miracolo. Anche loro furono costretti, per convincere gli europei  che fino al giorno prima si erano ammazzati in battaglia, a voler lavorare per un futurpo comune. Cominciarono francesi e tedeschi con la comunità dell’acciaio, e poi ci unimmo subito dopo noi italiani. E alle miniere seguì l’agricoltura. Eravamo i tre nemici di ieri , riuniti per gettare le basi di una pace duratura. Nei secoli, l’Europa non ha mai conosciuto sei decenni senza una guerra, Adesso parliamo solo di soldi, di euro e di spread? ma non c’è pace duratura senza benessere. Il “muro” cadde perchè i tedeschi dell’est desideravano la libertà dei loro fratelli dell’ovest. La Cortina di Ferro, i 20enni di oggi non sanno neppure cosa significhi, sarebbe comunque caduta, dato che l’unione sovietica stava cadendo a pezzzi, e l’Europa orientale precipitata nel caos. L’Europa era un punto di riferimento per tutti gli orientali. Una Comunità in cui entrare, unita nella differenza e che presto avrebbe avuto una sola moneta. L’euro è nato sempre per al volontà di pochi. La motivazione del Nobel riconosce che lìUnione è servita alla pace, all’integrazione, al riavvicinamednto dei popoli. L’Europa è la patria di filosofi, poeti, artisti, e anche grandi mercanti. Un centesimo. o frazione di esso.  non è poca cosa se noi milioni di europei li mettiamo tutti insieme.