Olimpiadi invernali di Sochi, Russia (Reuters)Olimpiadi invernali di Sochi, Russia (Reuters)di MARCO BUTICCHI

I Giochi invernali di Sochi, tra i più costosi nella storia di un mondo in crisi, si aprono scossi dal vento delle polemiche e sotto lo spettro della minaccia terrorista. A gettare benzina sul fuoco ci hanno pensato improvvide dichiarazioni machiste — e c’è da augurarsi che non rispondano a reali convinzioni — del premier russo e dei suoi seguaci. Risultato che la tribuna d’onore dei giochi della pace sarà disertata da molte importanti delegazioni ufficiali; seguiranno tensioni diplomatiche e scambi d’accuse internazionali. Certo nulla a che vedere con gli spettri della guerra, ma l’irrequietezza non giova allo sport e neppure alla crescita dell’umanità. Non so di quale magica formula fossero depositari i potenti di Sparta o di Atene. Di una cosa sono certo: quando si avvicinava la data olimpica, se ne restavano in silenzio ed evitavano il più possibile di esternare dichiarazioni capaci di esacerbare gli animi. Gli antichi lo sapevano bene: nello stadio avrebbe vinto il migliore e tutti avrebbero condiviso l’onore di essere protagonisti della pace universale.