Un ricordo ancora troppo pesante per essere digerito, nonostante dal 30 marzo del 2004, dopo oltre mezzo secolo di silenzio, sia festa solenne, commemorare le vittime di Venezia Giulia Istria e Dalmazia non è cosa semplice. Lapidi infrante e scritte sui muri certificano una vergogna nella vergogna . L’attacco a Cristicchi, colpevole di aver aperto quel magazzino del ricordo è deplorevole. Come è senza senso, aver cancellato, come ha fatto il sindaco di Roma Ignazio Marino, i fondi per i viaggi degli studenti nei Luoghi della Memoria: La violenza è tale,

per cui non capisco perchè ci siano fondi(seppur dimezzati) per visitare i campi di concentramento e nemmeno un centesimo per visitare le Foibe. Quella legge del 30 marzo 2004 non si doveva fare, perchè per troppe menti distorte, il massacro dei partigiani comunisti e delle truppe di Tito non era tale. Migliaia di persone torturate, vecchi bambini, donne seviziate stuprate( una per tutte Norma Cossetto, la cui sorella, morta lo scorso anno, ne ha scritto e lasciato un’innegabile percorso) per poi venir legate a gruppi con il filo di ferro, davanti alla foibe di turno, un solo colpo di pistola al primo(perchè le loro vite non valevano nemmeno il costo di una pallottola) e giù per centinaia di metri nel buoi di quelle cavità. che una volta venivano utilizzate per la spazzatura. Quella attuata dal 1943 al 1947 fu una vera e propria pulizia etnica nei confronti di chi veniva ritenuto colpevole di essere italiano. Migliaia di corpi gettati nelle cavità, c’era chi moriva sul colpo, chi lo faceva dopo stenti, nonostante le bombe che venivano lanciate con l’intento di completare l’opera, c’è stato chi si è salvato e quei pochi hanno raccontato il loro calvario infinito.

Achille Occhetto,che ha guidato nella sua conclusione il partito comunista, lo spettacolo di Cristicchi l’ha visto e si è commosso, ha confessato di non aver mai sentito parlare delle foibe prima dell’ 89, questa affermazione certifica con quale tenacia si sia fatto l’impossibile affinchè questa strage non venisse fuori, troppo violenta e brutale per poter essere presa in considerazione, per settant’anni si è nascosto tutto, oggi c’è chi continua a negare, facendo improponibili paragoni e distruggendo lapidi. Non servono le minacce, oggi è il 10 febbraio e lo sarà ogni anno, per sempre.

 fonteMinonea’s Blog

se hai voglia di saperne di più Sulle Foibe un giorno per tutti i ricordi