ITALIA ANTIFASCISTA on Twitter

 

 

 

 

 

803muliache:

laromilla-blog:

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che tovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

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ogni momento è buono per ricordare

Staffetta lei, partigiano lui. Marito e moglie muoiono a distanza di poche ore l'uno dall'altraNerina LaSono morti a distanza di poche ore l’uno dall’altra. Lei staffetta, lui partigiano, marito e moglie nella vita privata, “compagni” negli anni della Resistenza italiana. È la storia di Nerina Lancioni, 95 anni, e Alfonso Merzi detto “Nino”, che avrebbe raggiunto quota 100 il prossimo luglio, ultime due memorie delle lotte partigiane di Reggiolo, il paese emiliano in cui vivevano.  Foto da Gazzetta di Reggio

Arrivarono. Loro avevano la Bibbia e noi avevamo la terra. Ci dissero: “Chiudete gli occhi e pregate”. E quando aprimmo gli occhi, loro avevano la terra e noi avevamo la Bibbia.

(Eduardo Galeano, 1940-2015)

 

 

Il massacro del villaggio di Deir Yassin

Il 9 aprile 1948 per creare lo Stato d’Israele, le bande terroriste sioniste Irgun, Shtern e i soldati della Haganah (dopo divenne l’esercito israeliano) commisero una delle più atroci stragi della storia dello Stato Sionista: gli abitanti (360 persone) di un intero villaggio furono assassinati a DEIR YASSIN

Un pericolosissimo terrorista palestinese, senza scarpe e con la tuta, “braccato” dai soldati dell’esercito più addestrato del mondo…

vento ribelle