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se questo è il governo dei migliori?

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ORTI GLI ULTIMI DUE NAZISTI CONDANNATI IN ITALIA – GAZZETTA DI PARMA

Morti gli ultimi due nazisti condannati in Italia – Gazzetta di ParmaGAZZETTA DI PARMA

Gli ultimi due militari di guerra tedeschi superstiti condannati definitivamente all’ergastolo per l’uccisione indiscriminata di militari e civili italiani sono morti: si tratta, come conferma all’ANSA il procuratore generale militare Marco De Paolis, del centenario Karl Wilhelm Stark, accusato di vari eccidi commessi nel 1944 in varie località dell’Appennino tosco-emiliano e di Alfred Stork (97 anni), ritenuto responsabile di una delle stragi avvenute sull’isola di Cefalonia nel settembre 1943 nei confronti dei militari della Divisione Acqui.
Nessuno dei due ha mai fatto un giorno di carcere o di detenzione domiciliare.

sceltalibera:

falcemartello:

sdkfz2344:

mammhut:

Imperia , Sanremo e zone limitrofe diventeranno zone gialle con ristoranti aperti giorno e notte per 3000 persone che sono coinvolte nel circo globalista del Festival.

Ma voi mi raccomando credete alle varianti, ai casi e puttanate varie.

Cojoni

….. e magari, subito dopo il Festival, in cui Rai e sponsor vari (Tim) tanto hanno investito attendendosi lauti ritorni economici dalla vendita di spazi pubblicitari all’interno delle dirette dall’Ariston, divenire zona arancio scuro rafforzato con nuance di rosso pompeiano e rosso cremisi medio. Ovviamente a causa della salita della curva dei contagi. Curva e contagi determinati dal non rispetto delle regole, delle distanze di sicurezza essoreta!

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Ma no dai, basta polemiche, ci stanno solo prendendo per il culo..

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tutta la Liguria è tornata gialla; e per maggiore chiarezza:

A Sanremo resteranno chiuse le scuole e i parchi: a questo si aggiungono le restrizioni comunali che dal 2 al 7 marzo ‘blinderanno’ il centro città proprio a causa del Festival . Tra le restrizioni, il divieto di stazionamento, dalle 8 alle 14, nella zona antistante l’Ariston e di transito pedonale, dalle 14 a fine Festival tranne per chi deve recarsi in un negozio di quell’area, a cui sarà consentito il passaggio. Divieto di assembramento vicino ad alberghi e altre strutture ricettive cittadine, dove saranno ospitati cantanti e artisti che richiamano pubblico. I ristoranti vicini all’Ariston che fanno servizio mensa per il personale del festival, sono chiusi al pubblico. Restano, inoltre, sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale e spazi chiusi e anche all’aperto e il divieto di ogni attività che possa richiamare gente: attività musicali o di intrattenimento in aree pubbliche o aperte al pubblico e in aree private visibili dal pubblico. (PrimoCanale.it)

Mi piace il Contro Festival Sovranista Eja Eja Alalà di Sanremo; soprattutto perché sono bene informati. Coccoloni.

Con Mauro, contro la persecuzione di Matteo Salvini

Il leader della Lega, ex ministro dell’interno e attuale componente della nuova maggioranza del governo Draghi Matteo Salvini ha da tempo deciso di strumentalizzare quel pericoloso piano inclinato di odio e di violenza che lui stesso ha alimentato con politiche che hanno alimentato il razzismo e la xenofobia. Questa continua campagna d’odio viene svolta in tutte le forme possibili e l’ingrediente principale è sempre lo stesso, l’individuazione di capro espiatorio politico, di un bersaglio dove indirizzare tutta la propaganda leghista.

Non ci sono capri espiatori più importanti di altri. Il metro di misura è solo quello della copertura mediatica che il bersaglio scelto può dare in questo determinato momento. Per Matteo Salvini conta prima di tutto il consenso, i sondaggi settimanali e il numero di like e follower. Non è davvero importante equiparare l’esistenza dei rifugiati e dei richiedenti asilo ad un grave crimine o aver sostenuto deportazioni, politiche di internamento nelle galere per migranti e i respingimenti.

Non c’è da essere stupiti infatti se oggi tutte queste mostruosità per la Lega sono meno importanti della garanzia di un sereno ingresso nel governo di Mario Draghi. La svolta apparentemente moderata di Salvini sui migranti in cui ha dichiarato che “A noi va bene applicare le regole europee” è funzionale a questa sua quotidiana battaglia per il consenso.

Fare questa premessa era importante per comprendere le ragioni della nuova udienza odierna del processo che vede come imputato Mauro Aresu, una persona impegnata e attiva nel lottare per una idea di società diversa, accogliente e inclusiva con le persone emarginate e non più ostaggio dell’occupazione militare e delle industrie che hanno avvelenato la Sardegna.

Condivido le parole delle attiviste e degli attivisti dell’associazione Libertade per cui “Mauro è sotto processo per un articolo, apparso sulle reti sociali, di critica politica indirizzata all’ex ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini. Il contenuto dello scritto contestava un politico che ha fatto dell’odio e della paura verso i più deboli, uno strumento di costruzione del consenso verso politiche xenofobe e antipopolari”. Quanto costa denunciare l’odio del leader della Lega? 30 mila euro. Per questo, Mauro Aresu è imputato per i reati di diffamazione, istigazione a delinquere e minaccia all’indirizzo di Salvini, il quale vorrebbe essere risarcito come parte offesa.

La redazione del manifesto sardo esprime solidarietà e vicinanza a Mauro Aresu e si oppone a questo ennesimo tentativo di persecuzione messo in atto esclusivamente per avvelenare ogni forma di opposizione politica e sociale alla marea nera dell’intolleranza. Solidarietà a Mauro e a tutte le persone libere che non hanno paura di alzare la voce.

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Giorni fa Milena Gabanelli aveva lanciato un grido: “Ne ammazzano una al giorno, uomini dove siete?”

E gli uomini, finalmente, hanno risposto presenti all’appello. Ovunque, in tutta Italia, a migliaia, in quello che è a tutti gli effetti il primo flashmob interamente al maschile contro il femminicidio.

Da Savona a Torino, da Milano a Potenza, passando per Biella, dove centinaia di uomini sono scesi in piazza e marciato con indosso scarpe e mascherine rosse ed esibendo cartelli contro questa piaga senza fine.

Per affermare la più semplice e incontrovertibili delle verità:

“La violenza sulle donne è un problema che riguarda gli uomini”.

Finalmente.

*Lorenzo Tosa*Fonte: 69-niki