Sempre più spesso leggo di qualcuno che vuole mollare tutto, che vuole andare all’estero ma non può, che nel suo paese ci sono – in ordine sparso – elettori del PD che non vince mai, fanatici leghisti, centristi ambigui, elettori del pdl con “Il Giornale” sempre sotto al braccio, etc.

Io ho un piano:

Troviamo un comune di quelli “morenti” lungo l’Appennino, dove ormai sono rimasti solo gli anziani e le case cadono a pezzi.

Prendiamo tutti residenza lì.

Poi considerato che:

Nessuna sottoscrizione è richiesta per la presentazione delle liste nei comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti. (pag. 3) – Ministero dell’Interno

Non credo ci sia molta competizione elettorale in situazioni simili.

Si vincono le elezioni, e si trasforma il paese morente, in un posto con connessione wi-fi, energie rinnovabili, presidio sanitario (ci sarà qualche medico che non vuole più saperne di vivere in città o paesi come quelli descritti prima no?) raccolta differenziata, e chi più ne ha più ne metta.

Lo so, è molto utopico, ma è mercoledì mattina e tutti intorno parlano del nulla.

Il nulla, come ne “La storia infinita.”

GIORGIO, futuro sindaco.

Come vola il tempo quando ci si diverte

nipresa:

Comunque devo dire che sul PD mi sono sbagliato: all’inizio con Veltroni pensavo sarebbe stato un ammasso informe.
Poi mi ha stupito: ora con Renzi è la banda di bulli di Stand By Me.

Bravo ‘na banda de bulli, stasera ci pensavo avevo in mente questo e non trovavo il concetto.
Nemmeno si preoccupano più di fingere di fare politica. Un discorso alla nazione mezz’ora dopo la chiusura delle urne per brindare al fallimento di un referendum, il presidente della repubblica che vota alle otto di sera, incurante del fatto che si tratta di un gesto simbolico che il primo cittadino d’Italia dovrebbe compiere prima di tutti gli altri. ‘Na bella cricca de coatti altro che.

(via forgottenbones)