La Milano da bere me la ricordavo diversa. Mah come cambiano le cose.”
(Luigi Staisereno Pampa ♡)
je dai una mano e se píano il braccio…
(Papa Francesco dice cose)
di Cecilia Strada
“Arrivare all’ospedale in lacrime, stringendo la tua unica figlia illesa tra le braccia e accompagnando il tuo unico figlio, ferito, ma ancora vivo. Sederti in un angolo, attonito, con lo sguardo perso, i vestiti sporchi, la barba lunga, la fame e la sete che non senti più, con la piccola aggrappata al collo.
E poi scoppiare a piangere. Hai tenuto tutto dentro nel lungo viaggio da Mosul a Erbil, tua moglie e gli altri tre figli sono morti durante i combattimenti e il dolore ti uccide.
Passano i giorni, le condizioni di tuo figlio migliorano e la telefonata di un cugino ti fa sapere che una delle tue figlie, che credevi essere morta e avevi perso di vista al Posto di Primo Soccorso, è viva! In quello scantinato, dove vi eravate rifugiati per giorni durante i combattimenti, al freddo, senza cibo, senza acqua e gravemente feriti, avevi prima assistito alla morte di tua moglie e poi avevi visto quella tua figlia spegnersi lentamente.
Eri convinto fosse morta. La telefonata ti ha colto alla sprovvista, sei corso a dirmelo, la bambina ha perso una gamba, ha subito delle ustioni e ti hanno riferito che si trovava in un campo di sfollati fuori da Mosul. Me lo hai detto in lacrime e ho pianto con te. Abbiamo messo in piedi la ricerca, mille telefonate ad amici, giornalisti e colleghi.
L’abbiamo trovata, i colleghi l’hanno portata all’ospedale più vicino, l’abbiamo messa su un’ambulanza e oggi è qui. Vi siete abbracciati e baciati, avete pianto, tutti e quattro stretti in unico abbraccio. E noi abbiamo pianto e gioito con voi.
Quanto dolore e quanta tristezza, quanta felicità e quanta rabbia.
Io ho visto la guerra, ho visto per anni le conseguenze di questa follia. Non la capirò mai e non esiste nulla a questo mondo che la possa giustificare, nulla che mi faccia credere che questa famiglia paghi un prezzo accettabile per queste guerre ‘necessarie o giuste’. Milioni di persone stanno perdendo tutto, centinaia non perderanno più nulla, perché sono morte.
La guerra è ‘accettare di essere disumani’”.
La bambina che cercava quella sera, invece, alla fine l’hanno trovata; purtroppo era morta. Grazie a Michela e a tutti quelli che concretamente ogni giorno si mostrano umani, nonostante tutto e tutti.
Tutto è già stato detto; ma poiché nessuno ascolta, bisogna sempre ricominciare
4 responses to “Se la gente vuole vedere solo ciò che può capire, non dovrebbe andare a teatro, dovrebbe andare in bagno…”
Rebecca Antolini
28 marzo 2017 alle 07.18
La foto di Francesco 😀 anche lui ne ha bisogno …
ci sentiamo oggi in FB bussi Pif ❤
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Daniele Verzetti Rockpoeta®
30 marzo 2017 alle 10.30
La vignetta di Altan è la perfetta immagine e rappresentazione dell’oggi.
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giselzitrone
31 marzo 2017 alle 14.29
Wünsche ein schönes Wochenende lieber Gruß Gislinde
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teddyboys8284
31 marzo 2017 alle 18.26
ciao Gis bentrovata
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